Invalido, senza lavoro e senza soldi, Mohamed abita dal 2004 con regolare residenza in un edificio pubblico, danneggiato dal terremoto e senza riscaldamento, ora messo all'asta dal Comune di Rieti. In questi giorni il Comune gli ha fatto staccare l'elettricità, indispensabile per assumere una delle sue medicine, ma nessuno si occupa della sua assistenza, sarà forse un modo per mandarlo via senza occuparsi di lui e disporre dell'edificio libero per la vendita? Speriamo di no, che si tratti solo di un errore involontario.
Mohamed, 57 anni, egiziano, invalido, malato, con regolare permesso di soggiorno, senza lavoro, senza soldi, senza medicine, vive dal 2004 in un edificio del Comune di Rieti senza riscaldamento e ora anche senza elettricità. La sua casa sarà presto messa all'asta per la seconda volta.
Oltre a rendere difficile la vita in una casa freddissima e molto umida, la mancanza di elettricità causa a Mohamed anche problemi di salute, una delle tante medicine che prende necessita di un apparecchio elettrico per essere assunta. La decisione del Comune di Rieti di staccare l'elettricità appare, ci auguriamo vivamente che non lo sia ma che si tratti solo di un errore, come un incentivo a far lasciare volontariamente a Mohamed la casa in cui è residente, senza che sia attivata in suo favore nessuna forma di assistenza alloggiativa e in modo che la casa sia libera e disponibile per la vendita. Certamente l'intento del Comune di Rieti non sarà questo, ma all'apparenza questo sembra.
La ex scuola materna Giuseppina Pezzola
In quella casa, la ex scuola materna Giuseppina Pezzola, Mohamed è regolarmente residente, la residenza gli è stata rilasciata dal Comune di Rieti. L'edificio, gravemente danneggiato dal terremoto de L'Aquila, è stato recentemente messo all'asta per la seconda volta dal Comune di Rieti che ne è proprietario, l'asta pubblica è prevista per il 9 dicembre 2010, dopo che la prima asta non è andata a buon fine. La casa di Mohamed si trova in via Cese, ha un'ampiezza di 200 mq e un cortile di 400 mq, il valore base d'asta è di 188.028 euro.
Emergenza alloggiativa: che cosa fare?
Il Comune di Rieti è a conoscenza della presenza di Mohamed nell'edificio messo all'asta, ma nonostante Mohamed sia conosciuto e seguito da anni dal Servizio Socio-Assistenziale del Comune, non è mai stato studiato per lui un percorso di uscita dall'edificio pubblico. Il Comune di Rieti è solito sistemare negli alberghi locali le persone che vivono situazioni di emergenza alloggiativa, sono molte le persone che alloggiano in albergo a spese del Comune di Rieti anche per lunghi periodi.
Mohamed invece attualmente non riceve nessuna forma di assistenza dal Servizio Socio-Assistenziale, riesce a mangiare solo grazie all'aiuto caritatevole di qualche privato cittadino o di qualche ente privato. In realtà un passo il Comune di Rieti l'ha fatto: ha staccato l'elettricità. Mohamed teme che potrebbero staccargli anche l'acqua.
Il 20 maggio 2010 Mohamed ha firmato una dichiarazione manoscritta in Italiano, su carta intestata del Settore Socio-Assistenziale del Comune di Rieti, in cui accettava il pagamento delle spese di trasporto di andata e ritorno per l'Egitto (502 euro) e dichiarava di essere consapevole "che per l'anno in corso riceverà dai Servizi Sociali, oltre a tale contributo, solamente un buono alimentare al mese di 60 euro". Purtroppo Mohamed non riceve più neanche questo piccolo aiuto.
Il Servizio Socio-Assistenziale: "non ci sono i soldi"
Se nessuna mediazione è stata tentata, ma a Mohamed è stato opposto in questi giorni dai Servizi Socio-Assistenziali il solito ritornello "non ci sono soldi", il Comune di Rieti è ben consapevole che sta lasciando un uomo di mezza età invalido e malato, senza cibo, senza medicine, senza riscaldamento, senza elettricità, dipendente dall'elettricità per assumere una delle sue medicine, e forse presto anche senza acqua e senza un riparo. Dobbiamo veramente credere che non si possa fare proprio niente per aiutarlo?
Mohamed si è rivolto alla Procura di Rieti
Forse dovremmo prendere in considerazione quel che è accaduto in altre sedi nei mesi scorsi, o forse tra le due circostanze non c'è nessun tipo di nesso. Il 2 settembre 2010 Mohamed ha presentato alla Procura di Rieti un esposto a carico di due funzionari del Settore Socio-Assistenziale del Comune di Rieti e ora il pm Opilio ha aperto un fascicolo e sta portando avanti delle indagini a carico di ignoti per i reati di rifiuto di atti di ufficio e di abuso d'ufficio.
Un appello per non mettere a rischio la vita di Mohamed
A chi ha messo all'asta un edificio con persona regolarmente residente (naturalmente il Comune ha facoltà di mettere all'asta i propri beni immobili), a chi ha dato ordine di staccare l'elettricità, a chi ha il compito di farlo ma non si occupa dell'assistenza di Mohamed, vogliamo ricordare che nella ex scuola materna Giuseppina Pezzola non abita un topo da cacciare con qualche espediente, ma un essere umano, che Mohamed è un uomo malato e non in grado di provvedere a se stesso, che per un uomo nelle sue condizioni andare a vivere in strada, soprattutto con l'inizio dei mesi più freddi dell'anno, equivarrebbe a una condanna a morte.
Facciamo un appello pubblico all'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Rieti perché prendano in carico un loro utente in stato di grave necessità, utilizzando tutti gli strumenti previsti dal Regolamento comunale per l’assistenza economica e le stesse risorse che vengono utilizzate per fornire assistenza alloggiativa ad altri utenti del Servizio Socio-Assistenziale.
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sabato 20 novembre 2010
Vendesi casa con inquilino: Mohamed non è un topo
Pubblicato da
ARI onlus (Associazione Rieti Immigrant - provincia)
alle
14:31
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centri di accoglienza,
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perchè non vi mettete le mano in tasca tutti i membri dell'associazione e li date voi i soldi a questo pover uomo ? O CI AVETE LE SACCOCCIE A CIOMMANICA? su con la vita mano in tasca e pedalare. GIORGIONE
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